Counseling Aziendale

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Counseling Aziendale

La funzione sociale

 
 

Il counseling aziendale è un’attività professionale di sostegno e orientamento, che aiuta singoli e gruppi a sviluppare e promuovere le proprie risorse e a vivere in modo più funzionale rispetto ai propri bisogni.

I benefici conseguiti attraverso iniziative di questo tipo saranno in termini di significatività del lavoro e quindi di produttività, di benessere organizzativo e di motivazione.

Su “cosa”, dunque, può focalizzarsi il counseling aziendale? Dal punto di vista meramente logico possiamo individuare due continuum di azione:

  • malessere versus benessere: oggetto dell’intervento può essere la risoluzione di un problema (per es. il rapporto conflittuale con il proprio capo) oppure lo sviluppo personale (riflettere su aspetti come la consapevolezza e la padronanza di sé o l’orientamento rispetto alla propria carriera);
  • produttività versus vita privata: il counseling può rivolgere l’attenzione verso temi legati al lavoro (per es. le incomprensioni con un collega) oppure verso aspetti del tutto personali (per es. scelte, cambiamenti, difficoltà inerenti la sfera privata). In altre parole, da una lato possono essere solo gli obiettivi di business a determinare l’area di intervento del counselor, dall’altro lato si può adottare una posizione centrata sulla persona che vede il counseling aziendale quasi come una pratica privata, svolta dentro le mura dell’azienda.
    1. Innanzitutto occorre capire il contesto dove opera il counseling aziendale: una funzione generalmente presente nelle aziende di media-grande dimensione è quella che si occupa dello sviluppo delle risorse umane, che cerca di promuovere la crescita, professionale e non, dei dipendenti in linea con gli obiettivi futuri dell’organizzazione. Questo attraverso formazione distintiva, iniziative di riconoscimento e di valorizzazione della professionalità, assessment del potenziale e conseguenti percorsi di crescita, diversity management (diversità di genere, di età, etc.), iniziative di welfare (caring del dipendente), parental leave management (politiche di rientro da congedo per motivi di maternità, assistenza familiare, etc.), modelli di leadership e molto altro.
    2. appare evidente che gli ambiti di azione del counseling e dello sviluppo delle risorse umane sono molto vicini: in entrambi i casi si parla di crescita personale/professionale, autorealizzazione e valorizzazione delle risorse della persona.
    3. in tal senso, il counseling aziendale potrà supportare politiche aziendali come quelle della formazione e dello sviluppo delle risorse umane, del welfare, del diversity management.
    4. nel counseling aziendale, dunque, si abbraccia una visione in cui è l’individuo che può agire trasformativamente nel suo ambiente contribuendo esso stesso al cambiamento.
    5. infine, l’intervento non può “dimenticare” del tutto la dimensione lavorativa e, al tempo stesso, può esplorare anche le connessioni con altri temi personali.

    Se vuoi approfondire il tema del counseling aziendale puoi contattarmi.

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