Questo scritto non ha uno scopo consolatorio ma vorrei poter fornire una visione dall’alto che consenta di vedere con uno sguardo meno annichilito e negativo cosa l’uragano COVID-19 ha cambiato già e quanto di nuovo apporterà nella nostra vita e nei comportamenti verso gli altri.
Voglio per ora concentrarmi sull’Italia. Il nostro paese è storicamente caratterizzato da un popolo adattivo. Riusciamo sempre a dare il meglio nelle crisi e nelle emergenze. Anche se poi tutto ciò, nei momenti di normalità, torna nell’oblio più profondo. Covid-19, tra i tanti disastri che ha portato, è riuscito a farci scoprire l’importanza di alcune cose che non dovremmo dimenticare, ma semmai coltivare, nel dopo pandemia.
- La sostenibilità e il suo impatto. L’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, il cui presidente è il Prof. Enrico Giovannini, ha calcolato su base scientifica, gli effetti della pandemia sui 17 obiettivi dell’Agenda Onu 2030 sullo Sviluppo sostenibile. Vi riporto il link con lo studio:https://asvis.it. Gli obiettivi mostrano come l’impatto sarà più negativo relativamente alla povertà, all’educazione, alla condizione economica e occupazionale, all’innovazione e alle diseguaglianze. Soltanto il sistema energetico, la lotta al cambiamento climatico e la qualità della governance vedranno un cambiamento di segno positivo. Un esempio su tutti: la riduzione di petrolio e carbone da parte dell’industria cinese, per effetto della pandemia del coronavirus, ha portato ad una diminuzione del 25 % delle emissioni di CO2 nelle due settimane del Capodanno cinese del 2020 rispetto a quello del 2019. Questo ci fa comprendere che l’emergenza deve essere affrontata in modo corale, con azioni, impegni e sforzi che vanno dal singolo cittadino agli organismi sovranazionali.
Forse usciremo da questa triste vicenda avendo un senso più chiaro di cosa significa far parte di un tutto.