Questo periodo di quarantena ci ha costretto a interrompere le abitudini rassicuranti di tutti i giorni creando a volte uno stato temporaneo di disorientamento.
Alcuni hanno colto l’occasione di investire su nuove attività o su quelle attività che, nonostante fossero desiderate, non ci consentivamo di coltivarle a sufficienza perché trasportati dalle abitudini. Alcuni clienti, durante i nostri incontri on line di counseling, mi hanno parlato di progetti ripresi, libri finalmente letti fino alla fine, persone contattate dopo tanto tempo. Sembra quasi che la quarantena forzata sia stata un beneficio per riprendere o completare cose importanti lasciate in sospeso.
Certamente le nuove tecnologie ci hanno aiutato a non rimanere completamente isolati, in particolare i social media, in questo momento ci hanno permesso di evitare il senso di isolamento e solitudine. Ho però potuto constatare anche la voglia e la possibilità dei miei clienti, di poter sceglie di distaccarsi da questi mezzi, concedendosi di rimanere distanti da loro. Questo è avvenuto solo nelle ultime settimane dell’evento del COVID-19. Le famiglie hanno potuto vivere momenti quasi unici e irripetibili. Non si può negare, tuttavia, che si è anche assistito all’accentuarsi delle problematiche famigliari.
Una delle reazioni più tipiche in questi giorni che ho vissuto in quasi tutti i clienti è stata la paura. Emozione primaria, fondamentale per la nostra difesa e sopravvivenza: se non la provassimo non riusciremmo a metterci in salvo dai rischi. Il sentimento della paura non deve essere percepito come un problema, perché ci attiva, ci tiene in allerta e previene i rischi.
Se non riusciamo a gestirla e viviamo il Coronavirus, così come altri eventi, come un pericoloso predatore inarrestabile, rischiamo di creare dei comportamenti impulsivi, frenetici e irrazionali. Queste reazioni avevano un senso ai tempi delle caverne, oggi rischiano di essere controproducenti.
Spesso ho assistito a reazioni di panico o ansia generalizzata rischiosa ed allarmante.
Gli individui non sono fatti per gestire situazioni d’allerta o tensione troppo a lungo. Se in passato queste emozioni venivano risolte con attacco contro il predatore o con la fuga dalla situazione pericolosa, oggi queste emozioni generano stress in modo continuativo. Creando un’intesa tendenza all’eccessiva preoccupazione per il proprio stato di salute, percependo ogni minimo sintomo come un segnale inequivocabile d’infezione da Coronavirus.
In alcuni casi ed in alcune nazioni, si è giunti ad una degenerazione verso l’odio verso i così detti “untori” stranieri o italiani. Queste reazioni sono causate dalla necessità umana di trovare sempre un presunto colpevole, meglio se lontano da sé e dal proprio gruppo sociale.
Il Coronavirus è piccolo, sfuggente, invisibile all’occhio umano, facilmente trasmissibile. Questo sconosciuto ha scatenato le paure più profonde e incontrollabili, sopratutto perché entra nel nostro interno e ci può distruggere.
Pre-occuparsi agitandosi, farsi invadere da comportamenti irrazionali e controproducenti non serve. Con i clienti stiamo cercando, di volta in volta, di comprendere cosa ha fatto scattare nella parte più profonda del loro essere questo problema sociale.
Il primo atto compiuto in collaborazione con i miei clienti è stato di riportare al giusto peso le informazioni e frasi utilizzate dai media“il bollettino dei morti è salito a …” o “dilaga il contagio…”oppure “la regione è in ginocchio…” o “guerra”. Tutte queste affermazioni oltre a non essere tecnicamente vere (in quanto spesso la vera causa della morte non è il Coronavirus ma uno stato pre-morboso grave, semplicemente aggravatosi all’ultimo) suscitano e diffondono allarmismo.
In questi giorni spesso ripeto alle persone con cui parlo: “hai mai pensato che quando non hai il controllo su ciò che accade, hai l’opportunità di metterti alla prova per controllare il modo in cui rispondi a quello che avviene.”
In cinese l’ideogramma della parola “crisi” ha un doppio significato “pericolo” e “opportunità”
Hai mai pensato che grande potere, che grande possibilità hai in questo momento?
Il Covid-19 è un evento devastante ma può offrire l’opportunità per scoprire le proprie capacità e forze interiori dinnanzi ad eventi incontrollabili.